Ugo Zagato

Ugo Zagato iniziò la sua attività di carrozziere nel 1919. Allora la derivazione dell’automobile dai traini a cavallo era ancora evidente. Le rare vetture in circolazione avevano linee ingombranti, pesanti strutture di legno e si guidavano salendo a cassetta. Il solo fatto di averle pensate come aeroplani senza ali, leggere e penetranti, con un’anima di sottili tubi di ferro, dà la misura della genialità di quest’uomo. Egli fu fondamentalmente un autodidatta capace di grandi intuizioni. Aveva derivato questa rivoluzionaria possibilità costruttiva da una precedente esperienza di lavoro vissuta nella giovanissima industria aeronautica italiana. Prima di metterla in pratica attese alcuni anni.

La consacrazione dell’Azienda come carrozziere preferito per i modelli da competizione avvenne con la vittoria alla 1000 Miglia del 1928: Giuseppe Campari e Giulio Ramponi vinsero con la 6C 1500 SS Zagato (altri due esemplari si classificarono quarto, quinto e ottavo) imponendosi su un agguerrito schieramento di concorrenti.

Il 29 novembre 1929 fu un’altra data fondamentale per la storia dell’automobile. In particolare per l’Alfa Romeo e la stessa Zagato. Enzo Ferrari fondò a Modena la Scuderia Ferrari, il team privato delle Alfa Romeo ufficiali. Zagato fu scelto come principale partner del team. Alla Mille Miglia del 1930, la vittoria finale andò a Tazio Nuvolari con la 6C 1750 Gran Sport Zagato, l’evoluzione massima del modello creato da Vittorio Jano, seguito da altre tre vetture Zagato gemelle.

Poi, in collaborazione con un uomo di ugual valore e intuito, Vittorio Jano, creò un capolavoro automobilistico che resterà nella storia come uno degli esempi più significativi del genio italiano, l’Alfa Romeo 6C, nelle due versioni 1500 cc e 1750 cc. Da allora il suo contributo all’invenzione dell’automobile moderna è stato continuo ed esaltante. Non si pensi tuttavia a Ugo Zagato come allo stilista chino sul tavolo da disegno intento a tirar linee e a far bozzetti, nè all’artigiano capace di battere lastre e costruire, pezzo per pezzo, le sue vetture. Egli fu invece pioniere ed esploratore; un uomo d’idee che seppe avere una visione diversa dell’automobile che identifica immediatamente lo stile Zagato. Questa filosofia ancora oggi, a 60 anni di distanza, risulta più che mai moderna e attuale, perché affida all’aerodinamica ed alla funzionatila il difficile compito di disegnare le linee di ogni vettura, i particolari e le soluzioni tecniche di costruzione. Ugo Zagato prima ed i figli Elio e Gianni, con lui e dopo di lui, hanno interpretato e rispettato questo concetto sempre con il massimo rigore, creando auto essenziali, confortevoli, veloci e sicure. Sono, le Zagato, per la maggior parte, auto sportive. Sperimentate in corsa hanno sempre vinto, contribuendo alla leggenda delle più importanti case automobilistiche italiane, come l’Alfa Romeo, la Fiat e la Lancia.
Ma sono, le Zagato, anche auto innovatrici, e molte soluzioni tecniche e stilistiche proposte da questa carrozzeria si riconoscono ancora oggi nelle auto di tutto il mondo.
Soprattutto sono automobili dalla fortissima personalità. Esse risultano perciò immediatamente identificabili, come se fosse stata sempre la stessa mano a disegnarle.

Via Ugo Zagato
Via Ugo Zagato Istituita grazie alla collaborazione tra ZCC e comune di Rho Milano